La grande avventura del piccolo Principe Valiant | Recensione
Ed eccoci finalmente con la mia prima recensione esclusiva per il blog: mi auguro sia la prima di una lunga serie!
La copertina della versione home-video (Blu-Ray) giapponese |
La grande
avventura del piccolo Principe Valiant (Taiyō no ōji - Horusu no daibōken, che
tradotto letteralmente sarebbe Il principe del sole - La grande avventura
di Hols) è un'opera del 1968 prodotta della Toei Animation.
Il film vide l'esordio alla regia di Takahata Isao, assistito da Ōtsuka Yasuo
come direttore delle animazioni e da un giovane Miyazaki Hayao, che si occupò
dei fondali e di alcune animazioni.
Il film racconta a tutti gli effetti una fiaba moderna: si sviluppa con il classico
cammino dell'eroe e si rivolge indubbiamente a un pubblico infantile: i temi
trattati sono perciò chiari, poco sfaccettati e la morale che si vuole
comunicare verte sulla collaborazione e la fratellanza degli umani che, se
insieme, riescono a creare grandi cose e a superare le avversità.
Il film inizia con Hols, il protagonista, che viene attaccato da alcuni strani
lupi argentati. Da lì a poco scoprirà che, quando era ancora un neonato, suo
padre fuggì da un villaggio: l'avamposto fu improvvisamente attaccato da un
potente demone, il quale mise numerose zizzanie tra gli uomini, portando così
la società costituita alla rovina. Hols comincia così un viaggio per
sconfiggere il demone e salvare i suoi simili, durante il quale conoscerà
alcuni personaggi più o meno rilevanti al fine della trama.
Vedendo la pellicola, stupisce come alcune sequenze siano animate con molta cura, risultando particolarmente fluide (specie se riferite all'anno di uscita). Ciò si vede in particolare nella sequenza di apertura e nella battaglia finale, mentre in altri momenti risulta chiaro come lo sforzo produttivo sia stato indirizzato altrove, con sequenze che risultano molto statiche: alcune sono semplicemente disegni con associati movimenti di camera (ma per fortuna queste ultime non sono molte).
A livello di
ritmo questo segue quanto scritto pocanzi per le animazioni: il film parte con
una battaglia (o inseguimento) davvero molto ritmata ed entusiasmante, ma
successivamente subisce un brusco rallentamento nella parte centrale, che ho
trovato dilungarsi un po' troppo. Ciò va a scapito del finale, che riprende un
buon ritmo, ma è purtroppo compresso in davvero pochi minuti (saranno sì e no
10-15) e ho trovato perciò non pienamente soddisfacente.
Una nota da fare è che durante lo svolgimento dell'opera sono presenti alcune
canzoni, che per testi e stile a noi occidentali ricorderanno ciò che avrete
probabilmente già ascoltato nei classici Disney.
In
conclusione, come valutare questo lungometraggio? È indubbiamente un film che
porta i segni del tempo, ma che nonostante ciò si difende bene e risulta ancora
godibile.
Personalmente l'ho guardato nella mia attività di recupero di tutte quelle
opere d'animazione d'importanza storica per il settore; qui infatti scorgiamo
alcuni spunti che verranno poi reimpiegati nelle successive opere di Takahata e
Miyazaki: ad esempio ho colto molta somiglianza tra gli sfondi (spesso montani)
dell'opera e quelli di Heidi, la ragazza delle Alpi.
Detto questo, se avete già una certa età e non vi interessa la storia del
settore, non mi sento di consigliare il film, che invece, per i temi trattati
potrebbe essere ottimo da guardare in famiglia.
Voto: 7,5
Fonti immagini (prima e ultima): www.anime-asteroid.blogspot.com, www.animeclick.it
Nota: Il modus operandi che penso adotterò è di pubblicare la recensione anche su Animeclick, dopo un mese dall'uscita sul blog.
Commenti
Posta un commento
Lascia un commento!