Belle | Recensione: visione e ambizione, ma con qualche pecca
È finalmente uscito anche in Italia l’ultimo film a cura del mitico Hosoda Mamoru , che ne ha curato la scrittura e la regia. Con Belle ( Ryū to sobakasu no hime ) ci troviamo di fronte ad un film ambizioso e visionario che però purtroppo sconta qualche problema di scrittura... ma andiamo con ordine. L’opera, prodotta dallo Studio Chizu (fondato da Hosoda e che ha prodotto i suoi film da Wolf Children in poi) e uscita in Giappone nell’estate 2021, ci racconta la storia di Suzu , una liceale che dopo la morte di sua madre si chiude in sé stessa, rimanendo introversa perfino con suo padre. Tutto però cambia quando scopre U , un enorme mondo virtuale (in pratica un metaverso ) dove trova il modo di rincominciare: il suo avatar è infatti Belle , grazie alla quale diventa la cantante più famosa di questo mondo. Le cose vanno bene, fino al punto nel quale comparirà il Drago , un avatar che sembra minare la pace dentro a U . Da dove iniziare? Sicuramente un cenno va fatto al charac