The dragon dentist | Recensione: una storia semplice con un’ambientazione singolare

 The dragon dentist: cover

Siamo di fronte ad un’anime originale del 2017 prodotto dallo Studio Khara e tratto da un corto sperimentale (dello stesso studio) per il Japan Animator Expo: la visione dell’opera ci trasporterà in un mondo fantasy molto originale e suggestivo.

The dragon dentist è composto da due mediometraggio da 45 minuti l’uno, andando perciò a comporre quello che è a tutti gli effetti un film. Come dicevo, l’ambientazione e l’idea alla base di quest’opera sono affascinanti: ci troviamo immersi nel Paese del Drago, dove (manco a dirlo) i draghi sono la normalità.

The dragon dentist: frame del film

Non siamo però di fronte ai “classici” draghi che vi starete immaginando: in questo mondo sono colossali e con le loro lunghissime code volano (o dovrei dire fluttuano) in cielo senza doversi mai riposare. Come detto, i dragoni sono talmente grossi che sopra ad essi ci vivono delle persone, tra cui in particolare i dentisti dei draghi, che sono addetti a mantenere puliti i loro enormi denti (che saranno alti come palazzi di 2-3 piani).

La vorace Nonoko (protagonista) fa parte di questa squadra di dentisti e ben presto conoscerà Bernard, soldato di un paese nemico. Assistiamo infatti ad un mondo in guerra e ciò è un’altra particolarità di quest’opera: in modo insolito gli autori hanno accostato i draghi a un’umanità tecnologicamente avanzata come lo era la nostra tra la Prima e la Seconda guerra mondiale.

The dragon dentist: frame del film

Questo mix di armi da fuoco, navi da guerra e aerei in un universo in cui sono presenti elementi magici e fantastici è un azzardo rischioso (ho visto spesso opere tentare questa strada e fallire miseramente), che però in questo caso gli autori hanno saputo integrare bene e rendere coerente.

Il soggetto, ad opera di Maijō Ōtarō, è quindi ben riuscito, con un arco narrativo abbastanza semplice e lineare (composto dai classici tre tempi) che non manca però di colpi di scena. La regia è invece affidata a Tsurumaki Kazuya, celebre membro della Gainax passato poi allo Studio Khara (ha lavorato a tutta la serie di Neon Genesis Evangelion, al suo film conclusivo e ha curato la regia di FLCL e molto altro), mentre alla direzione del suono compare il mitico Anno Hideaki.

The dragon dentist: frame del film

A livello visivo l’anime si presenta molto gradevole: specie nella parte iniziale abbiamo delle piacevoli immagini molto luminose, quasi a simboleggiare quel luogo, a bordo dei draghi, come un paradiso. Le animazioni del film sono ben fatte e insieme ad esse la CGI è utilizzata in modo adeguato, non risultando invadente.

Un cenno va fatto al character design: se quello degli umani l’ho trovato valido, ma al contempo nulla di particolarmente innovativo, per altri elementi (tra cui, come accennato, i draghi) risulta peculiare. In particolare, i mushi (creature nocive per i denti dei draghi) sono alquanto strani e mi hanno ricordato molto gli angeli di Neon Genesis Evangelion, in particolare quelli ancora più alieni della nuova quadrilogia (la cosiddetta Rebuild).

 The dragon dentist: frame del film

In conclusione, The dragon dentist è un film che ho apprezzato per il suo universo narrativo e la storia raccontata che, seguendo Bernard, porta gli spettatori e la spettatrici all’interno dell’avventura e alla scoperta di questo strano mondo. Tale anime rappresenta pertanto la riprova che, con un po’ di fantasia, si possano ancora sfornare opere interessanti e singolari.

Voto: 7,5

The dragon dentist: frame del film

Fonti immagini: www.animeclick.it, lostinanime.com, www.reddit.com, www.primevideo.com

Nota a margine: questa recensione pensavo di non riuscire a pubblicarla in tempo, ma fortunatamente ce l'ho fatta! Comunque, sto pensando a come raggiungere un pubblico più vasto: un'amica mi ha consigliato un profilo Instagram, adesso valuterò...

Ah, vi sta piacendo questo stile più personale che sto adottando nelle mie ultime recensioni?

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