Mobile Suit Gundam: Trilogia cinematografica | Recensione: la saga che ha ridefinito il genere mecha
Mobile Suit Gundam , un franchise che fin dal suo debutto nel 1979 ha segnato in modo indelebile il genere dei mecha, creando il nuovo sottogenere dei “real robot” e andando a ridefinire molti aspetti degli anime, che verranno ripresi da moltissime serie negli anni a venire. Quest’opera nacque dalla mente di Tomino Yoshiyuki con l’apporto dello staff della Sunrise (lo studio di animazione) che in quell’occasione si mise sotto lo pseudonimo di Yatate Hajime . Come spesso accade per serie così originali, Mobile Suit Gundam non fu accolto benissimo dal grande pubblico, disorientato dall’innovazione apportata dalla serie, e fu solo successivamente tramite, i modellini che faranno la fortuna della Bandai (i cosiddetti “Gunpla”), che il franchise arrivò al successo. La Sunrise scelse così di cavalcare l’ondata di popolarità e creò tre film riassuntivi: Mobile Suit Gundam I , Mobile Suit Gundam II: Soldati del dolore ( Mobile Suit Gundam II: Ai-Senshi hen ), usciti nel 1981 e infine