Ranking of the Kings | Recensione: una storia insolita e avvincente
In Ranking
of the Kings (Ōsama Ranking) nulla è come sembra. Questo anime del 2021,
prodotto da WIT Studio, mette sul palco una storia che stupisce
continuamente, con un susseguirsi di colpi di scena che nella prima parte dell’opera
lasceranno gli spettatori e le spettatrici con molti dubbi: perché quel
personaggio ha agito così? Quali sono le sue vere intenzioni?
Tutte le comparse di questa serie sono infatti enigmatiche: la trama ce li presenta in un modo e poco dopo questo viene ribaltato (anche più volte), lasciandoci di stucco.
Ranking of the Kings, tratto da un manga iniziato nel 2017 (e ancora in corso), ci immerge in un mondo fantastico e fiabesco, dove seguiremo le vicende di Bojji, un giovanissimo e fragile principe sordomuto che per la sua condizione viene schernito e maltrattato da tutti, sia dai suoi sudditi che dalla famiglia e dai cortigiani. Bojji però, nonostante la sua condizione, sogna di diventare re e, con l'aiuto di un nuovo amico, intraprenderà questa avventura.
La regia, a
cura del novizio Hatta Yōsuke, è ottima: l'anime presenta uno stile
d'animazione molto gradevole, con disegni che sembrano a pastello ad olio
(specie gli sfondi) e che ricordano i libri illustrati delle fiabe.
Questo fattore si mescola a delle animazioni che sono sì buone, ma che in
particolare dalla seconda parte della serie, calano di qualità. Ciò però non è
costante, perché ad esempio in una delle ultimissime puntate abbiamo una
sequenza davvero incredibile, nella quale si spinge moltissimo sulla dinamicità
e fluidità dei movimenti: è perciò palese che il budget a disposizione fosse
buono, ma che la produzione abbia preferito centellinarlo maggiormente nelle
sequenze più statiche per poi tenersi qualche libertà in più nei combattimenti
e scene concitate.
Fin qui
parrebbe tutto bene, ma ahimè parlando di scrittura si presenta qualche grattacapo:
se nelle prime puntate la serie risulta ottima e molto avvincente, a partire
dal secondo atto narrativo inizia a fare qualche scricchiolio, che si
amplificano poi nel finale (di cui parleremo dopo).
Troviamo scelte ahimè un po' sbrigative e che non mi hanno convinto in pieno. Questo
problema si ripercuote in particolar modo su (alcuni) personaggi, che non risultano molto
coerenti, facendo delle "giravolte" un po' troppo lampanti.
Come accennato prima, questi problemi sono presenti principalmente nel finale, che però nonostante tutto ho trovato gradevole. La conclusione della stagione in ogni caso non va a chiudere tutte le trame, lasciando aperti alcuni spiragli per una seconda stagione.
Prima di concludere, un cenno al comparto sonoro: le musiche, dolci e gradevoli, seguono quello che è il ritmo dell’opera, non risultando pertanto mai troppo concitate. Le sigle di apertura e chiusura sono anch'esse eccellenti, e lo stesso vale per le loro animazioni.
Chiudendo,
posso dire che Ranking of the Kings è un anime che ho apprezzato e suggerisco
(è sicuramente uno dei migliori della stagione appena passata), ma che ahimè
presenta dei problemi un po’ fastidiosi nella seconda parte che mi hanno
costretto a rivedere il voto. Non sono inoltre molto convinto di come potrebbe
proseguire la storia, essendo gran parte delle vicende ormai risolte, ma qui
siamo nel campo delle speculazioni: staremo a vedere!
Voto: 7,5
Fonte immagine copertina: crunchyroll.com
Nota a margine: per una volta recensisco un anime stagionale! Se tutto andrà bene lo sarà anche il prossimo!
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