Jujutsu Kaisen 0 – The movie | Recensione: un film in piena continuità con la serie
Con Jujutsu Kaisen 0 ci si trova di fronte ad un film che racconta di avvenimenti antecedenti alla sua serie madre. Prodotto sempre dallo Studio MAPPA, questo prequel del 2021 rivede nello staff sia il regista coreano Seong Ho Park che il giapponese Seko Hiroshi alla scrittura.
Ne consegue pertanto una piena continuità stilistica e narrativa: ciò non mi stupisce, d’altronde accade quasi sempre in questo genere di lungometraggi (legati ad una serie). Non andrò quindi nel dettaglio nell’analisi del mondo e personaggi, per i quali vi rimando alla mia recensione precedente.
Ma venendo al film: l’opera ci introduce alla storia di Okkotsu Yuuta, un ragazzo introverso che risulta costantemente seguito da Rika, una maledizione che lo protegge. Questa entità, legata ad un evento del suo passato, agisce senza che lui possa comandarla e finisce così per ferire (o peggio) le altre persone. Dopo l’ennesimo incidente, Yuuta verrà raggiunto dallo stregone Gojō Satoru, che lo farà entrare nell’Istituto di arti occulte, così da poter finalmente imparare a controllare Rika e tornare a vivere.
Di per sé, si tratta di una narrazione abbastanza classica e sicuramente l’opera non brilla per originalità. Esattamente come la serie però, il film riesce ad intrattenere e non presenta incongruenze o problemi di trama. Nel corso della storia, il protagonista entrerà in contatto con numerosi altri personaggi che abbiamo già avuto modo di vedere in Jujutsu Kaisen (praticamente tutti), ma in particolare saranno rilevanti per la trama i compagni del secondo anno Zen'in Maki, Panda e Inumaki Toge, nonché il professore Gojō Satoru e lo stregone nero Geto Suguru.
Il film presenta un’ottima tecnica ed è impossibile non notare il miglioramento delle animazioni rispetto alla serie, anche se onestamente non sono stato sempre convinto da quelle facciali. Detto ciò, i combattimenti sono molto gradevoli e li ho trovati ben dosati, ma al contempo non risultano mai particolarmente lunghi come invece accade nella serie (alcuni occupavano anche più episodi) e ciò potrebbe deludere qualcuno/a. Molto più spazio qui è lasciato all’interazione tra il protagonista e gli altri personaggi, nonché alla sua naturale evoluzione psicologica, che risulta convincente.
Detto questo, non ho molto altro da dire sul film: si tratta di un’opera che concentra al suo interno un arco narrativo della storia e che avrebbe potuto essere adattata anche nella classica modalità seriale. Il risultato è un lungometraggio rivolto esplicitamente ai fan della serie: è vero che potrebbe esser visto prima (e risulterebbe comunque comprensibile e godibile), ma ci si perderebbe tutti quei dettagli e nozioni già apprese che, seppure il film istruisca lo spettatore/rice sulle basi di costruzione del mondo, qui sono lasciate sottointese.
In conclusione, è stato bello vedere questo film distribuito al cinema e sono conscio del successo che ha avuto in patria e all’estero. Fatta questa premessa, penso che non si tratti di un capolavoro, ma di un prodotto pienamente in linea con la serie anime che, se avete apprezzato, va necessariamente recuperato.
Voto: 7,5
Fonte
immagine copertina: Nexodigital.it
Nota a margine: come avrete notato questa recensione è più sintetica rispetto al solito. Questo (come già accennato) è dato dal fatto che si tratta di un’opera completamente legata ad un franchise che ho già recensito e dal fatto che non abbia punti che la rendano originale e analizzabile appieno come prodotto stand-alone senza risultare ripetitivi.
Commenti
Posta un commento
Lascia un commento!