Chainsaw Man | Recensione: la follia fatta a shonen

Chainsaw man: locadina ufficiale

Chainsaw man, serie del 2022 prodotta dal celebre Studio Mappa, è un anime folle e originale che va ad adattare la prima parte dell'omonimo manga scritto da Fujimoto Tatsuki. Se da un lato l'opera ha delle basi che sono quelle riscontrabili nei classici Battle-shonen, dall'altro contiene degli elementi atipici che lo distanziano dalla media del genere, rendendolo interessante.

La storia è quella di Denji, ragazzo solo al mondo che vive con Pochita, un piccolo demone molto carino dalle sembianze di cane e motosega. Il nostro sfortunato protagonista vive di stenti, dovendo ripagare i debiti di suo padre alla Yakuza, finché un giorno un evento sconvolgerà la sua vita: Denji entrerà a far parte della Quarta Divisione della Pubblica sicurezza, organizzazione governativa che si occupa per l'appunto di uccidere i demoni.

Chainsaw man: fermo immagine

Come ripetuto anche più volte all'interno della serie, i personaggi sono tutti in qualche modo matti o deviati, "dentro la Quarta Divisione uno normale non si trova" viene detto. Indubbiamente i vari personaggi che andremo a incontrare man mano sono uno degli elementi che più rendono interessante la serie, dal momento che risultano quasi sempre sfaccettati e, nonostante i soli dodici episodi di questa prima stagione, la narrazione riesce a indagare abbastanza bene nella loro psiche.

Da come avrete potuto leggere o sentito in giro, questa trasposizione era molto attesa per via della maturità della storia. Sapendo ciò, mi aspettavo questo elemento e inizialmente ero rimasto un po' deluso: l'anime parte infatti con un prologo abbastanza in linea con i classici shonen ma, fortunatamente, diventa progressivamente più adulto e sfaccettato. Chainsaw man è altresì assolutamente inclemente nei confronti dello spettatore, sbattendoci in faccia momenti tutto fuorché leggeri.

Chainsaw man: fermo immagine

Testimoni di questa maturità sono gli aspetti erotici presenti nella serie: la tensione sessuale è palpabile ma, a differenza di altre serie, non si tratta di mero fan-service fine a sé stesso, bensì di aspetti che fungono da caratteristica distintiva dell'opera, venendo trattati con molta più maturità rispetto alla media.

Proseguiamo ora con uno degli altri aspetti che hanno reso l'anime molto atteso: il comparto tecnico. Chainsaw man è infatti stato venduto come anime dalle animazioni incredibili, ma è davvero così? “Ni”, o meglio, in parte: visivamente la serie si presenta molto bene, con sequenze quasi sempre fluide e ben realizzate: la tecnica tradizionale è infatti di alto livello e bella da vedere.

Chainsaw man: fermo immagine

Passiamo però all'elefante nella stanza: la computer grafica. Lo Studio Mappa in questa prima stagione ha fatto davvero un largo uso di CGI, con risultati secondo me altalenanti: se è vero che in alcuni frangenti è davvero integrata bene e quasi non si nota, la decisione di impiegarla anche nell'animazione dei personaggi principali (su cui uno presta maggiore attenzione) durante alcuni combattimenti causa un po' di fastidio, poiché si nota troppo lo stacco rispetto al momento in cui questi erano invece animati con tecnica tradizionale. Se quindi la computer grafica impiegata nella generazione degli ambienti e oggetti inanimati si integra bene, ahimè non si può dire lo stesso per i personaggi (seppure vada ammesso che ci siano stati momenti in cui il suo utilizzo anche su "questi ultimi" è ben mascherato dal cel shading).

Chainsaw man: fermo immagine

Un cenno va poi fatto alla regia: Nakayama Ryū si è difeso bene, nonostante si trattasse della sua prima regia. Certo, dirigere un'opera così complessa come debutto non è semplice: ciò si palesa in una mancanza di particolari scelte autoriali o guizzi creativi che un regista più esperto avrebbe potuto senz'altro mettere in pratica. Detto ciò, comunque non mi metterei a criticare il regista, che trovo sia riuscito a fare un buon adattamento che risulta godibile e con una narrazione chiara da seguire, seppure sicuramente l'aiuto da parte di un esperto come Seko Hiroshi alla sceneggiatura (autore che ha già sceneggiato opere come Kill la Kill, l'Attacco del Giganti, Mob Psycho 100, Vinland saga...) sarà stato fondamentale per la riuscita della serie.

Chainsaw man: fermo immagine

Prima di concludere penso sia importante parlare del comparto sonoro: la sigla d'apertura l'ho trovata azzeccatissima e molto in linea con l'opera, riuscendo appieno a trasmettere la follia di questa serie. La colonna sonora invece si adatta bene agli episodi, ma al contempo non l'ho trovata memorabile. Cosa diversa per le ending: qualcuno si starà chiedendo perché l'uso del plurale... il motivo è presto detto, la serie ha infatti una sigla di chiusura diversa per ogni episodio!

Questa è una cosa assolutamente lodevole da parte della produzione, mai mi era capitata un caso del genere. Si tratta di sigle diverse sia per la canzone che per il video, cosa che sicuramente ha comportato un grosso sforzo produttivo per una cosa che avrebbero potuto assolutamente evitare, ma che essendo stata realizzata eleva non di poco il valore della serie.

Chainsaw man: fermo immagine

Chainsaw Man si presenta quindi come un ottimo prodotto: le grandi aspettative che l'anime portava sulle spalle sembrano essere state ripagate, e ciò ha permesso a questa prima stagione di riscuotere un ottimo successo dal pubblico. Seppure la computer grafica sia in alcuni casi abbastanza fastidiosa, la riuscita tecnica può dirsi soddisfacente, sebbene forse si sarebbe potuto osare di più sul fronte della regia.

Chainsaw man: fermo immagine

Il quadretto è completato da un'ottima caratterizzazione dei personaggi, vero fulcro della serie, nonché da un buon comparto sonoro con le mitiche sigle di chiusura sempre diverse. In definitiva, l'anime è consigliato, anche se bisognerà vedere se la qualità e lo sforzo produttivo messi in atto saranno mantenuti nel corso delle prossime stagioni.

Voto: 8

Chainsaw man: fermo immagine

Fonte immagine copertina: www.crunchyroll.com

Nota a margine: rieccomi finalmente con una nuova recensione. Mi spiace che i tempi di pubblicazione si siano dilatati, ma da questo gennaio avendo trovato un lavoro il tempo a mia disposizione per vedermi serie e film si è ridotto. Detto ciò, io voglio continuare a portare avanti il blog, seppure probabilmente ciò verrà fatto con ritmi più lenti. Ringrazio tutti colori che continuano a seguirmi!

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