Akira | Recensione: esportatore di magnificenza
Non è semplice recensire un'opera monumentale quale è Akira . Il film di Otomo Katsuhiro è di fatto una pietra miliare per l'animazione e la storia del cinema, che dimostrò ad un mondo in cui l'animazione occidentale la faceva da padrone, come anche il paese del Sol Levante non fosse da meno, anzi! Mastodontico è l'aggettivo che più trovo adatto per descrivere questo lungometraggio: Akira rimase a lungo una delle produzioni animate più costose mai realizzate, impiegò maestranze da buona parte degli studi d'animazione giapponesi e diede alla luce un film di ben due ore, animato a 24 fotogrammi al secondo e con una cura dei dettagli maniacale. Akira risulta perciò incredibile ancora oggi, creando un complesso di immagini e suoni che, specie in alcune sequenze, lasciano folgorati gli spettatori. Ma passiamo alla storia: tratta dall'omonimo manga, il cui autore è sempre Otomo, Akira ci trasporta in un futuristico 2019, anno in cui Neo-Tokyo sta per ospita