Monster | Recensione: la personificazione del male
Quanto può essere difficile scrivere una storia che si mantenga credibile per decine e decine di episodi, senza inserirci all'interno elementi come combattimenti e battaglie con sempre una nuova minaccia da sconfiggere? Ebbene, Monster riesce in questo. L'anime che va a trasporre l'omonimo manga di Urasawa Naoki , si porta a casa tutto ciò: una storia matura, cupa e drammatica per ben 74 episodi, riuscendo infine a concluderla senza fargli perdere potenza e pathos. Monster, andato in onda in Giappone tra il 2004 e 2005, ci narra la storia del Dr. Tenma Kenzo , geniale neurochirurgo che per tutti ha una strada spianata per una vita di successo. Fin dal principio ci accorgeremo però che le cose non sono destinate ad andare così: presto Tenma si scontrerà con il marciume della società in cui viviamo, ma sarà la comparsa di un "mostro" a portare il vero stravolgimento nella narrazione, che da quel momento prenderà una piega completamente diversa. Ambienta