Lupin III - Il castello di Cagliostro | Recensione: il connubio che ha passato la prova del tempo

Lupin II: Il castello di Cagliostro - locandina inglese del film

È innegabile quanto sia amato Lupin III, storico franchise a cui intere generazioni sono affezionate. Ebbene, cosa succederebbe se uno dei tanti film con protagonista il nostro incorreggibile ladro gentiluomo fosse diretto da Miyazaki Hayao?

Se non fosse vero potrebbe essere un sogno per moltissimi fan dell'animazione, ma per fortuna questo, ormai più di quarant'anni fa, avvenne: nel 1979 infatti il maestro Miyazaki esordì alla regia cinematografica grazie alla distribuzione di Lupin III - Il castello di Cagliostro (Rupan Sansei: Kariosutoro no shiro). Sebbene inizialmente non ebbe un grande successo al botteghino, ben presto divenne un film apprezzato da tantissimi appassionati in giro per il mondo, una fama che gli ha permesso di godere di riproiezioni fino ai giorni nostri.

Lupin II: Il castello di Cagliostro - fermo immagine

Un successo che a parer mio è ampiamente meritato: Il castello di Cagliostro è infatti un lungometraggio che riesce immediatamente a farti entrare nel vivo della vita di Lupin III e Jigen, intenti nei loro soliti furti, per poi proseguire con una storia semplice ma avvincente, che gestisce bene i tempi e riesce ad emozionare e divertire fino alla fine del film.

In questa avventura, la coppia decide di recarsi a Cagliostro, micro-Stato dove si dice vengano prodotti i migliori soldi falsi del mondo, ma appena arrivati s'imbatteranno in una giovane sposa intenta a fuggire da losche figure. Tutto questo innescherà delle vicende legate al Conte di Cagliostro, alle quali ben presto si uniranno gli immancabili Zenigata Koichi, Ishikawa Gemon e Mine Fujiko. La storia, per tutta la durata del film, risulta credibile e convincente: seppur spesso ci si imbatta in sequenze cartoonesche e oltremodo assurde, per come il tutto è raccontato il tono leggero non stranisce gli spettatori.

Lupin II: Il castello di Cagliostro - fermo immagine

I personaggi sono gli stessi di sempre ed è impossibile non amarli: super caratterizzati e riconoscibili, riescono a far breccia nel cuore di tutti. Un plauso va poi a Zenigata che, con tanto di squadra di polizia giapponese al seguito, in questo film risulta davvero energico ed encomiabile. Per quanto riguarda invece i personaggi aggiunti per il film, anch'essi sono ben riusciti, con un villain particolarmente subdolo e memorabile.

Non credo nessuno si stupirà se vi dico che questo film è animato in modo egregio e sempre fluido. Il maestro Miyazaki, dopo aver già dimostrato di essere un regista particolarmente portato (principalmente grazie a Conan Ragazzo del Futuro, ma anche a diversi episodi della prima e seconda stagione di Lupin III diretti da lui), riesce a mettere in scena un'opera che anche a distanza di tanti anni risulta assolutamente godibile e di alto livello, con sequenze spettacolari e ambientazioni e fondali che sono una gioia per gli occhi.

Lupin II: Il castello di Cagliostro - fermo immagine

La colonna sonora è poco invadente ma riesce a dare quella spinta in più al film, riproponendo gli iconici classici brani della serie riarrangiati.

In conclusione, Lupin III - Il castello di Cagliostro è un lungometraggio che ha passato la prova del tempo, riuscendo ad arrivare immutato ed emozionante fino ai giorni nostri. Assolutamente consigliato a chiunque ami l'animazione, nel caso foste fan di Lupin III o Miyazaki è assolutamente imperdibile.

Voto: 9

Lupin II: Il castello di Cagliostro - fermo immagine

Fonte immagini: www.animeclick.it

Nota a margine: è stato molto bello aver potuto rivedere quest’opera al cinema e in edizione restaurata in 4K… l’operazione ha dato i suoi frutti e si è potuto tirar fuori il meglio dal film. Grazie Yamato Video!

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